di Maria Angela Giorgi Cittadini, Cif Roma■
Il CIF ha sempre considerato il Creato come dono di Dio, la “nostra unica casa” e la più vulnerabile e per questo ha dedicato alla salvaguardia del Pianeta una particolare attenzione.
Il cambiamento climatico e il degrado ambientale di cui si discute oggi tanto frequentemente e con toni allarmati, non è solo una questione culturale e sociale, ma è profondamente connesso alla fede.
Ciò che si sta verificando all’ambiente si ripercuote sulle persone, sulle comunità e sulle nazioni e da ciò scaturisce la necessità di avere un approccio olistico alla questione che diviene dunque problema sociale, ambientale e spirituale.
L’Associazione è consapevole che ogni intervento deve effettuarsi dalla base e per questo motivo c’è bisogno di iniziare da piccole azioni che, insieme ad altre e ad altri, possono diventare grandi e quindi più incisive ed efficaci.
Un ruolo concreto per promuovere la consapevolezza ecologica
Il CIF in occasione dell’ultimo Congresso nazionale si è impegnato a svolgere un ruolo concreto nell’ambito del cambiamento climatico rafforzando sia una più profonda comprensione del ruolo dell’ecologia e della sostenibilità che abbia sempre al centro la persona sia la promozione di un nuovo modo di costruire il futuro delle comunità e dell’intero Pianeta attraverso un necessario rinnovato approccio alla politica e all’economia che devono maggiormente fondarsi sulla solidarietà, sulla giustizia e sulla consapevolezza che la sfida ambientale riguarda tutti, “nessuno escluso”.
Come associazione femminile siamo consapevoli che le donne possono svolgere un ruolo decisivo e dare un contributo essenziale per lo sviluppo e il benessere di tutti e per questo possono divenire agenti di cambiamento e artefici essenziali di un’inversione di tendenza rispetto alla cura della “casa comune”.
Per favorire la realizzazione di una comunità che concretamente possa costruire insieme il futuro del Pianeta prendendosi cura del Creato, l’Associazione si impegna ad affrontare la complessità del problema nell’ottica dei valori espressi delle Encicliche “Fratelli Tutti”, “Laudato si’” ,“Laudate Deum”.
Per affrontare un’autentica conversione ecologica il CIF, rilevando che, per proteggere la Terra e consegnarla in una forma migliore alle generazioni che verranno, il tempo sta scadendo e che si deve passare dalle parole ai fatti ha programmato, oltre alla realizzazione e al sostegno di interventi di informazione e di formazione sul tema specifico nelle diversi sedi associative, uno spazio particolare nel proprio organo di stampa “Cronache e Opinioni” ad articoli destinati a confermare e rafforzare la comprensione del processo dei cambiamenti climatici. Ha inoltre già iniziato a dedicare la copertina del mensile a luoghi individuati tra quelli che secondo un’infausta previsione sono destinati a scomparire (Barriera corallina in Australia, ecc.)
Il CIF e il progetto “Emozioni per Generare il Cambiamento”
Il CIF comunale e provinciale di Roma e il CIF regionale del Lazio, che collaborano con l’UMOFC (Organizzazione Mondiale Organizzazioni Femminili Cattoliche) per rafforzare ed ampliare la conoscenza e la condivisione del problema ambientale, tramite il proprio sito (www.cif-roma.it) si è impegnato a diffondere il Progetto “Emotions To Generate Change” che attraverso immagini chiare e suggestive testimonia il coraggio e lo zelo di tante donne di Paesi diversi per la promozione dei diritti umani e per la tutela del Creato.
Il Progetto ETGC presenta sia la Mostra fotografica “Women’s cry”, un percorso ideato dalla regista Lia Beltrami per l’Osservatorio mondiale donne ( UMOFC) in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, che, partita da Piazza S. Pietro il 2 maggio 2023 è poi approdata fino a New York in occasione della 78ª sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite, sia un Video in cui le immagini che si susseguono rappresentano toccanti “storie di fraternità, di riconciliazione e di lotta contro le discriminazioni” in difesa della dignità umana e dello sviluppo umano integrale.
Le immagini sono accompagnate dalle parole tratte dalle Encicliche di Papa Francesco e fanno trasparire chiaramente sia il grido delle donne che la luce e la speranza che esse infondono alle proprie comunità, ai loro popoli, per raggiungere tutti noi.
Certamente l’impegno e la passione dell’Associazione profusi verso il complesso processo globale del cambiamento climatico è una piccola goccia, ma come donne cittadine e credenti siamo convinte che la nostra partecipazione e condivisione che poggia sul senso di corresponsabilità sono importanti, affinché sull’intero Pianeta si affermi tutti uniti una coscienza ecologica per realizzare una Terra più sostenibile e giusta in cui tutti possono svilupparsi e crescere.